22 dicembre, 2006

Sole silenzioso



Soltanto una riflessione per oggi, perchè solo poche righe sapranno racchiudere molto. La grandezza del cuore delle persone si misura anche solo attraverso pochi sentimenti mostrati. Come si fa a non ammirare un ragazzo in carrozzina che si preoccupa per un uomo che è più sfortunato di lui perchè può muovere solo una mano.. se lo merita proprio di tornare a correre..
Marty

11 dicembre, 2006

Pazza idea

Chissà per quale astrale motivo non ho mai ispirazione per scrivere qualcosa sul mio blog.. Un'idea ce l'ho.. bisogna infatti confessare che molte volte mi auto censuro, nel senso che se devo scrivere qualcosa di punto in bianco difficilmente scrivo cose allegre.. mi serve uno spunto per scrivere un po' di stupdaggini, ma per adesso non l'ho trovato.. Quindi ritornando al fatto che non scrivo da un sacco mi sono detta scriviamo qualcosa, ma cosa? Insomma non è stato facile trovare qualcosa su cui scrivere.. Ma in effetti forse non è che l'ho proprio trovato.. o forse sì.. no no non l'ho trovato.. ecco forse.. no no falso allarme.. che ne so come mai le idee vanno e non vengono pare.. eh che ci vuoi fare.. ci vuole pazienza.. così ci sarà qualcuno che penserà: oh finalmente la marty ha scritto qualcosa di nuovo.. e invece no, fregato!! E' solo una finta, perchè adesso mi andava sul serio di scrivere un post e mi sono trovata a questo bivio:
1) Copiare il post della Lucy e scrivere una classifica di belli stranieri invece che italiani (giusto per conservare un minimo di originalità!);
2) Scrivere un finto post.
Beh la scelta la conoscete adesso.
Bacetti
Spero di non incappare più in questa tentazione di finto post. Comunque se qualcuno mi dà uno spunto su cui scrivere, io ci sto..
Marty

21 novembre, 2006

Ricominciamo

Oh, ne è passato di tempo!! Novità? Beh sì alcune.. Innanzitutto è doveroso un FORZA NICCO che siamo tutti con te e che ti vogliamo un sacco di bene! Poi niente, non ne ho mai parlato, ma mi sembra d'obbligo anche illustare l'ormai quasi regolare presenza due volte a settimana in palestra mia e della vange, soprannominata a scelta e per occasioni ben distinte "muscolina" quando svolge uno strano esercizio per le braccia in cui dà il massimo della sua potenza o "pesce" quando semi-abbracciata al seggiolino (non ho idea di come si chiami) tira su due pesini (talmente piccoli che quasi c'è da vergognarsi, ma che volete siamo lì per dimagrire, mica per diventare campionesse di body building!). Quest'ultima performace con l'esercizio dei pesini è ormai una rarità visto che puntualmente ci limitiamo a guardarci e a darci la scusa che c'è troppa gente ai pesi per poterlo fare e lo saltiamo sempre.. che gente eh?! comunque una considerazione va fatta: ma che cavolo di esercizi sono quelli che ci fanno fare.. mai sentite più ridicole di così.. e poi c'è lo step dove siamo ormai campionesse di consumo calorie e cerchiamo di non saltare mai il nostro appuntamento settimanale di quindici minuti di "finta salita degli scalini"! Insomma si ride più di quanto si dovrebbe, ci si trascina da una parte all'altra della palestra con molta calma, e si diminuisce il numero di serie a seconda dell'umore più che della fatica.. ma per me andare in palestra è questo!
Ciao ciao

03 novembre, 2006

Father and son





Quando le cose diventano ricordi.
Quando le cose ti parlano di una persona.
Quando le cose ti fanno conoscere una persona.
Quando puoi conoscere una persona solo attraverso le cose.

15 ottobre, 2006

Vogue


Dopo aver atteso un giorno intero, non ho resistito oltre e ho ceduto a vedere un film che aspettavo con trepidazione. Ieri sera siamo stati finalmente a vedere "Il diavolo veste Prada". Vestiti su vestiti, scarpe su scarpe, borse su borse che si susseguono, cambiano, si combinano insieme.. che sogno!! E poi finalmente ho potuto condividere con le altre il piacere di vedere un Adrian Grenier fino a un giorno fa sconosciuto per tutte tranne che per me.. che uomo è quello.. anche lui un sogno.. pieno di piccoli difetti e proprio per questo ancora più bello.. Per cui la conclusione è che il film per me è stato come speravo che fosse e che me lo rivedrò volentieri! Aggiungo anche che se la 42 è una taglia enorme.. mi piacerebbe molto essere "cicciona" come la protagonista del film..

01 ottobre, 2006

Self-Esteem


Chiedersi cosa c’è che non va diventa un passaggio che ripetuto un po’ troppo volte e quindi arrivo dritta alla mia conclusione. Credo che non ci siano molte persone che abbiano una considerazione medio alta di me. Intendo dire che non ci sono (o quasi) persone che sarebbero disposte a dire che mi apprezzano nella mia totalità. Una persona ha degli alti e bassi e la costanza è un fattore che appartiene più alle macchine che agli esseri umani. Io ho i miei alti e bassi che sono in proporzione di 1:5 tipo, ma questo non può voler dire che nella vita non incontrerò altre persone che mi possano apprezzare proprio perché sono così. Non sono veramente sola, quindi il problema resta relativamente importante nella mia vita. Ma il tormento di pensare che se non avessi nessuno accanto come in questo momento il mio destino sarebbe la solitudine spesso si insinua in me. Cioè forse non piaccio per niente alle persone che mi conoscono la prima volta e quindi non posso provocare in loro la voglia di conoscermi. E mi è ormai noto di interessare proprio l’indispensabile alle persone che mi conoscono. Dunque è facile intristirsi. Non voglio così abbuiare chi mi sta veramente accanto. Non li sto mettendo nell’angolo e non sto spegnendo loro la luce, anzi voglio cercare di mettere su di loro una luce più grande. Perché forse nella vita di persone sole ce ne sono tante e quindi visto che io non lo sono non sono autorizzata a lamentarmi. Ringrazio chi mi vuole bene e chiedo loro di non smettere mai di sopportarmi.. io cercherò di essere migliore..

26 settembre, 2006

Simply the best



Provate ad immaginare, ed è facile per tutti farlo, lo stress che comporta un esame. Provate a pensare di arrivare con mezz'ora di ritardo e segnarvi nella lista per l'orale al dodicesimo o al tredicesimo posto. Calcolate mezz'ora per ogni persora più un'abbondate ora di pausa pranzo e qualche perdita di tempo in qua e là. Ecco adesso metteteci anche il fatto che alle cinque e mezzo avete un impegno e che facendo il calcolo il vostro esame capiti a pelo su quell'orario. Tornate a casa per pranzo dopo aver sentito qualche orale ed esservi demoralizzati e continuate a pensare che le cose sono troppo incasinate. Ecco ora provate ad immaginare che liberazione finire l'esame alle quattro del pomeriggio con un favoloso voto e l'interrogazione più appagante che vi potessero fare. Una sensazione tra la liberazione, la tranquillità, la pace, con un pizzico di interna euforia, ma composta, complimenti personali a se stessi e, diciamolo pure, incredulità che le cose abbiano cambiato strada e abbiano imboccato la più positiva. Voglio precisare che gli sforzi per questo esame sono stati notevoli e che il panico è una componente non poco difficile da controllare. Insomma è stata quella che si può facilmente definite una bella soddisfazione!

23 settembre, 2006

That day


Merita scrivere un appunto per ricordare la memorabile giornata in cui Marco è riuscito a studiare per più di mezz'ora in un giorno. Evento piuttosto eccezionale, da scrivere nella storia, un giorno indimenticabile. Ora ne subisce le "terribili" conseguenze: sa un po' di più di qualcosa che ha a che fare con storia dell'architetura, ha quasi imparato a rimettere per bene gli appunti con le immagini,.. Però sta a me ora spiegargli che non gli sta facendo male il cervello e non si è ammalato di troppo studio. E pensare che è un bel po' di anni che fa l'università e queste giornate dovrebbero essere abbastanza frequenti! Ma lui è così.. e in fondo mi piace anche per questo..

22 settembre, 2006

Riportando tutto a casa

Viste le notevoli pressioni del signor Tommaso ho deciso di accontentare la sua richiesta di aprire un blog anch’io. Sia chiaro che non so se poi lo manterrò a lungo, perché in verità la mia fama di persona che non porta mai in fondo le cose non è del tutto sbagliata! Va beh si vedrà..

Comunque lo scopo di questo post è quello di riassumere gli avvenimenti di quest’ultima estate. Tralascio, e chi mi conosce sa perché, di parlare del mese di luglio (ma che abbiamo vinto i Mondiali è doveroso scriverlo!). Posso solo dire che una ferita che non si può rimarginare è un bel peso, ma che piano piano mi sto rassegnando al fatto che mi accompagnerà per sempre. Se tralasciamo il mese di luglio, il mio racconto parte con me e Marco che magicamente siamo già in Francia. Eravamo partiti con l’idea di una vacanza all’insegna della cultura ed è stato così. Sali su una torre, rimetti a posto i capelli perché il vento li ha spettinati del tutto, fai il giro delle mura, ristemati i capelli perché il ciuffo ormai è tutto scompigliato, sali scale su scale, e rimpiangi di aver acconsentito alla visita (non che io sia così superficiale da tenere più ad avere in ordine i capelli che a vedere dei bei posti, però diciamo che è un po’ una mia fissazione quella di controllare sempre se sono in ordine!). Camminare, camminare, camminare diventa poi chiaramente dormire, dormire, dormire. Tornati esausti da questa vacanza bellissima, ma non troppo rilassante, emigriamo a S.Agata spinti dal fatto che camera mia in Agosto è un vero e proprio forno. Tra disperati tentativi di conquistarmi una stanza con un po’ di silenzio per studiare e ore passate a chiederci io, Marco e miei cugini: “A cosa si gioca?”, il periodo in campagna è finito e ora sono tornata a casa, dove camera mia, pur essendo fine settembre, continua ad essere un forno!

Insomma ora si ricomincia…