25 ottobre, 2010

Love is in the air

Mi chiedevo da un po' di tempo: quando abbiamo smesso di amare il prossimo? Non voglio parlare di ama il prossimo tuo come te stesso, perchè la magggior parte delle persone ha un'ego così smisurato che basterebbero loro per ricoprire d'amore tutto il mondo! No, intendo quando abbiamo smesso di considerare il prossimo come una persona al nostro livello e lo abbiamo posto ad un livello inferiore oppure abbiamo deciso di non considerarlo affatto. Vediamo. Esempio tipico (e nel mio caso nemmeno casuale): il vicino che abita nell'appartamento sopra il vostro. Non gli passa neanche per l'anticamera del cervello di pensare che esiste qualcuno con una vita propria al di sotto del suo meraviglioso pavimento. Allora dopo strilli, cose che cadono continuamente, bambini che corrono e tacchi che tacchettano, uno fa notare la sua presenza. Così magari si pensa che il vicino acquisti la consapevolezza del fatto che non vive in una villetta isolata. E cosa cambia? Niente. Cosa pensa il vicino: io sono a casa mia e faccio quello che voglio. Altro esempio (neanche questo casuale): uno investe un cane, viene preso a calci e finisce in coma perchè dopotutto era solo un cucciolo di pochi mesi non tenuto al guinzaglio che ancora stava imparando a non andare in mezzo di strada. E cosa fare se non finta di niente o ancora meglio rifarsela con chi ha ancora un po' di pulsione di amore verso il prossimo e bruciargli la macchina perchè si è esposto come testimon?
Cosa sta succedendo alla gente? Si può dire che da una parte la pazzia stia dilagando, ma non si può sapere con certezza se la questione si riduca al solo fatto che oggi ci raccontano i gesti più folli perchè più strani sono i modi e più audience fa la notizia. Per il resto però non ci sono dubbi: la diffidenza sta rovinando le nostre vite. Come si fa a stare tranquilli quando davanti a qualunque avvenimento che non le riguarda molte persone scelgono l'omertà? Ognuno di noi dovrebbe imparare l'importanza della percezione della presenza del prossimo. Perchè quando si è noi a non essere percepiti dal prossimo, allora sì abbiamo da dire qualcosa.